20. La Trinità e la doppia natura di Gesù non sono mai chiamate un “mistero”

Si sostiene spesso che la dottrina della Trinità sia incomprensibile per l'uomo perché è un "mistero". Tuttavia, la Bibbia non usa mai i termini "Trinità" o "doppia natura" di Cristo, né li definisce "misteri". La parola greca mustērion (μυστήριον), tradotta con "mistero" in molte Bibbie inglesi, non significa "mistero" nel senso moderno, ma si riferisce a un "segreto" nell’ambito sacro. Traduzioni come la Emphasized Bible di Rotherham rendono mustērion come “sacro segreto”. Questo significato può essere confermato da molti dizionari biblici e lessici, e la Bibbia stessa chiarisce che molti mustērion di Dio sono stati ora rivelati (ad esempio, Romani 16:25-26; 1 Corinzi 2:7-10; Efesini 3:4-5; Colossesi 1:26).

La traduzione di mustērion come "mistero" è rimasta nonostante studiosi e clero sappiano che è imprecisa, principalmente perché la Chiesa ha introdotto dottrine non bibliche e contraddittorie. Quando nemmeno il clero riusciva a spiegare queste dottrine, la traduzione "mistero" è stata accettata come un modo comodo per presentare insegnamenti inspiegabili ai fedeli. Chi metteva in discussione tali dottrine veniva rapidamente etichettato come eretico.

La Bibbia menziona certi segreti di Dio, come l’inclusione dei Gentili nella Chiesa (Romani 11:25) o il cambiamento dei credenti durante il rapimento (1 Corinzi 15:51), ma non associa mai la Trinità o la doppia natura di Cristo ai mustērion. Questo suggerisce che tali dottrine non siano di origine biblica.

Inoltre, concetti come "tre Persone in un solo Dio" o "Gesù è sia 100% uomo che 100% Dio" non sono misteri ma contraddizioni. Ad esempio, in Marco 13:32, Gesù afferma di non sapere il giorno né l’ora del ritorno, il che contraddice l’idea che fosse onnisciente. Dichiarazioni simili sono incoerenti con la natura umana e divina simultanea che gli viene attribuita.

La teoria della "doppia natura" di Cristo contrasta con le leggi della natura e con la Bibbia stessa, che afferma che Gesù era pienamente umano. Se Gesù fosse stato pienamente Dio, non avrebbe potuto essere "fatto in tutto simile ai suoi fratelli" (Ebrei 2:17) né avrebbe potuto essere tentato come noi (Ebrei 4:15). Altre dottrine, come il kenoticismo, che sostiene che Gesù abbia limitato la sua natura divina, sono sviluppi tardivi per tentare di spiegare le incongruenze, ma mancano di supporto biblico e sono state respinte anche dal trinitarismo ortodosso.

La spiegazione più semplice, coerente con la Bibbia, è che Gesù era un essere umano pienamente dipendente dal potere di Dio, non una combinazione di Dio e uomo.



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